Il mondo blockchain ha bisogno di leadership, non di fazioni, e poiché il sistema si basa sul concetto di decentralizzazione, la leadership deve essere diversa dal sistema che esiste già nel mondo attuale.
Non necessitiamo di un leader di pensiero che tutte le parti rispettano e che dia una visone univoca. Servono una moltitudine di riferimenti che abbiamo autorevolezza, senza guardare al creare un gruppo di pensiero ma che sviluppino consapevolezza.
Non si tratta di qualcuno che possiede migliaia di bitcoin, quindi autorevole perchè ricco, ma di qualcuno che comprende i principi di funzionamento e di fondo della tecnologia blockchain. Ho detto tecnologia non a caso, oggi più che mai dobbiamo far comprendere che il valore assoluto di questo cambiamento non sono solo le criptovalute (che esisteranno nel futuro, fatevene una ragione) ma il focus è sulla tecnologia. Dirompente perchè non modificabile, visibile a tutti, trasparente ed inarrestabile. Un processo virtuoso all’interno della blockchain sarà virtuoso per sempre.
Serve che il pubblico, non ancora la gente comune, ma chi è vicino al mondo dell’impresa e della finanza, capisca il valore etico e morale di una tecnologia come questa.
Ostacolarla non ha molto senso, poiché, ormai è impossibile, si può solo facilitarne, o rallentarne, l’adozione.