Il mercato è cambiato, ma questa non è la solita frase di contesto per dire che la crisi ha cambiato tutto ecc ecc. Il mercato è cambiato perché le persone hanno modificato le loro abitudini, si sono evolute. Oggi le persone completano al 57% il loro processo di acquisto in totale autonomia, prima di contattare l’azienda che vende il prodotto.
Niente male vero? E’ un po’ come se la ragazza che ti piaceva tanto a scuola, arriva sotto casa, citofona, chiede di te e tu devi solo lavarti (questo a prescindere dalla ragazza), vestirti e portarla fuori a cena.
Si niente male davvero.
Però, allo stesso modo, il 65% di chi gestisce le attività di marketing (imprenditori, responsabili marketing) non fa fronte all’aumento di canali e dispositivi di comunicazione e in due casi su tre sentono la pressione di dimostrare l’efficacia delle iniziative di marketing.
Le nuove priorità del marketing riguardano il sostegno coerente del brand e stabilire un contatto diretto con i clienti.
Tornando all’esempio della ragazza, sarebbe come dire che dopo che le ha suonato al citofono chiedendo di te, tu non ti sentissi pronto per tanta intraprendenza. E titubassi al punto di rischiare che lei se ne vada a suonare al citofono del vicino. E lo farà.
Ora, parlando di marketing, dobbiamo ragionare in modo aperto e senza pregiudizi, senza più distinguere tra attività online ed offline, ormai quella divisione classista tra i vari puristi della vecchia guardia dell’offline e i rivoluzionari dell’online è sparita.
Tutti (o quasi) hanno capito che l’una è indispensabile all’altra per concedere ai clienti nuove esperienze di acquisto e rinnovare dei modelli di business che funzionavano piuttosto bene anche prima dell’arrivo massiccio del web.
Questo per chi si occupa di marketing è un problema, perché alza il livello di difficoltà di tutto il lavoro: sia nel senso di sostenere nuove iniziative in azienda e trasportarla senza danni attraverso la digital transformation sia come mole di dati per effettuare un’analisi comportamentale sulle esigenze dei consumatori.
Dobbiamo capire che il dado è tratto e non possiamo più tirarci indietro, dobbiamo procedere determinati a testa alta affrontando le aspettative dei clienti in fatto di esperienza di acquisto. E’ responsabilità nostra trovare costantemente nuovi modi di ingaggiare i clienti e restare in contatto con il mercato.
Vanno prese in considerazione tutte le tecnologie possibili, e tutti i canali disponibili, scegliendo quelli più adatti al marketing mix dell’azienda. Purtroppo non c’è una soluzione buona per tutti.
Un dato unico però esiste: è fondamentale capire a chi inviare il messaggio, cosa dire e quando farlo attraverso gli infiniti canali ai quali il consumatore è quotidianamente esposto.
Se riuscirete a tenere fede a questi elementi, allora avrete maggiori possibilità di trovare un nuovo cliente e fidelizzarlo.
Questo perché, come dice il titolo di questo post, il centro della tua strategia sono i bisogni dei clienti. Se diventano il tuo obiettivo, allora sarai in grado di creare esperienze memorabili che si trasformeranno in customer experience uniche, che ti distingueranno dalla massa.