Questa mattina leggo su chicago-blog.it che il debito pubblico è di : 1.909.369.545.539 (mentre scrivo è già a 1.909.403.157.992).
La cifra pro-capite è di 31.706 euro. E’ più di uno stipendio annuo. Lordo.
Ho scritto su twitter che io quella cifra non la pago, ma non per altro, è che quei soldi non li ho. E probabilmente quando li avrò la cifra sarà più alta e allora non c’è fine alla discesa (o salita, dipende dai punti di vista).
Effettivamente non è una bella mattina questa. Leggo sul corriere che lo stipendio del ministro Profumo è di 199.778,00 euro. Che il pil è in calo dello 0.5 su base annua e quindi il paese è in recessione tecnica. Che il ministro Fornero dice che l’apprendistato è la forma canonica d’ingresso nel mondo del lavoro per i giovani. (andasse a vedere cosa fanno davvero gli apprendisti nelle aziende.)
Ripenso un attimo al debito pubblico e faccio il gioco dell’ italiano medio, divento economista per un attimo.
Profumo e suoi colleghi rinunciano ai 199.778,00 euro di compensi e li usiamo per rallentare la corsa dei numeri del debito, poi magari pensiamo anche a come fermarla. Incentiviamo gli apprendisti con una VERA proposta di formazione professionale e come effetto potremmo avere nell’arco di tre anni una nuova forza lavoro di professionisti. Anche in comunicazione e marketing, perchè no. Magari avremmo una 0.3 di pil in più, se ognuno facesse bene il proprio lavoro.
Resta il fatto che io i 31.706 euro non li ho.
E ora sono già diventati:
Buona giornata a tutti.