Vi sarà capitato di incappare in qualche sito che propone servizi o prodotti a prezzi scontatissimi in quantità limitate e per un periodo di tempo altrettanto limitato.
La logica è molto semplice: proporre una vendita con uno sconto medio del 50%.
Estremamente appetibile per i clienti, ma quali sono i vantaggi per i partner che aderiscono e mettono in vendita i loro servizi su questi siti?
Il vantaggio dev’ essere visto non con una logica di ROI ma con l’obiettivo di alimentare il passaparola sui propri servizi e prodotti.
Ciò che mettono a disposizione questi siti è un gran numero di utenti interessati alle comunicazioni promozionali (generalmente 4 a settimana) che ricevono.
Sfruttare al massimo queste potenzialità e, nel mio caso, portare un elevato numero di utenti a conoscenza dei servizi della mia azienda, è l’unico obiettivo.
Per cui si effettua un investimento pubblicitario a tutti gli effetti, NON è un nuovo canale di vendita.
Tanto per darvi dei numeri, relativi alla mia esperienza :
570 servizi venduti (validi per due persone) in una settimana.
Di per se è un buon risultato, la visibilità è stata elevata e il mio obiettivo di incrementare traffico ed acquisti on line raggiunto.
L’unico problema, non da poco, che è sorto è stato in merito all’appetibilità che un’azienda di servizi dedicati alla persona ha per questi siti.
Sorvolo su un pippone inutile sull’etica e la trasparenza nei contratti e nei rapporti di lavoro.
Questo strumento è molto interessante ma da usare (come tutto) con cautela e cognizione.
I rischi in cui si incorre sono una svalutazione della percezione di valore del proprio servizio ed un eccessiva esposizione dei propri servizi che determina una diminuzione dell’interesse.
Campagne a spot, precedute da una buona comunicazione funzionano benissimo.
Un pensiero su “Gruppi d’acquisto on line”